“Non sola(mente) danza” Maurizio
Tamellini racconta la sua storia
Qualcuno
diceva che ogni nuova pubblicazione che racconta e parla di
danza sia da salutare con entusiasmo; ebbene il libro di Maurizio
Tamellini, che sarà presentato a Segrate il prossimo
10 dicembre, si colloca perfettamente in questo mood.
“Non sola (mente) danza” è un viaggio
tra i ricordi di un uomo che non ha mai avuto timore di gettarsi
nella vita a capo fitto, con dubbi certo, paura a volte, ma
con coraggio. Perché la vita va vissuta “se non
pericolosamente, di certo intensamente”.
La vita per Maurizio è un cubo in cui noi dobbiamo
collocarci, stabilizzandoci o inclinandoci a seconda delle
situazioni in cui ci troviamo. Un cubo composto da riquadri
colmi di momenti ormai trascorsi, e altri bianchi, vuoti da
riempire con ancora tante gioie, esperienze, e si spera pochissimi
dolori.
Una copertina celeste, colore preferito dell’autore,
un colore armonioso che dona serenità; perché
di pace in fondo abbiam bisogno.
Danza, ballerini, coreografi, teatri, tanta bellezza legata
ad un’arte spesso maltrattata ma che ha vissuto periodi
di immensa grandezza e di cui Maurizio è stato testimone.
Dall’infanzia a Verona e i primi approcci allo studio
della danza con la Maestra Loredana Venchi, fino all’Accademia
Nazionale di danza e la vita romana. Poi tutto in salita:
l’Arena di Verona, Il Teatro Comunale di Firenze, Il
Ballet Classique de Paris, Il Ballet National de Marseille
e i tanti anni trascorsi al Teatro alla Scala di Milano. I
viaggi, le difficoltà, le tournée, gli incontri,
gli amici e infine l’amore, quello che ti fa cambiare
vita, che ti cambia e ti stravolge, quello che dura per sempre.
Non so se definire il libro di Maurizio Tamellini una vera
e propria biografia; le pagine scorrono veloci tra aneddoti
e momenti vissuti, ma è l’emozione a essere il
filo conduttore del racconto, un’emozione delicata che
accarezza i ricordi della persona e dell’artista, memorie
di una vita trascorsa e che spesso è motivo di struggente
malinconia. Ma si guarda avanti, sempre. E il futuro ci regalerà
nuove emozioni da raccontare e nuovi palcoscenici su cui danzare.
Seppure trattasi di una danza diversa, quella di una famiglia
cui dedicare tutto il proprio amore: una moglie bellissima
con cui si è condiviso tanto e una figlia che diventa
ragione stessa di vita.
Ripercorrendo le tappe importanti della sua vita Maurizio
racconta la storia della danza e le vicende del Teatro alla
Scala: i tanti Direttori che si sono susseguiti, i ruoli interpretati,
i coreografi che gli hanno donato nuove visioni sulla danza,
sui balletti e i personaggi. E poi la ristrutturazione della
Scala, il Teatro degli Arcimboldi, un pò di storia
che va perduta e altra, nuova, che si scrive.
E ancora i sindacati, quelli che aiutano e quelli che complicano
le cose.
La vita di Maurizio però non è stata solo danza.
Uomo dal multiforme ingegno e dalle varie abilità si
è cimentato nella ristrutturazione e nella pittura,
sempre con ottimi risultati. E poi l’insegnamento, la
ricerca di nuovi talenti, la direzione artistica del Teatro
Vittorio Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana e una serata
di inaugurazione che è ancora un ricordo indimenticabile.
Il prossimo 10 dicembre a Segrate, presso il Centro culturale
“Giuseppe Verdi”, avrò il grande piacere
di presentare il libro di Maurizio. Saranno tanti gli amici
che presenzieranno e fra tutti Luciana Savignano, stella della
danza e grande amica di Maurizio. Perché in fondo il
libro parla anche di questo: di amicizia, di rapporti che
durano nel tempo e sfidano, a volte, le incomprensioni. Alcuni
si perdono, altri rimangono per sempre.
“La cosa che più mi rende sereno e felice è
che ho toccato per diverse volte il cielo.. in tutti i sensi,
in amore, cose e affetti”.
Il libro di Maurizio è l’occasione per toccare
insieme con lui quel cielo e condividere l’entusiasmo
che mai abbandona la persona e che lo accompagnerà,
per ancora moltissimo tempo, a toccare quelle stelle che tanto
ama.
Francesco Borelli
fonte: https://www.dancehallnews.it/non-solamente-danza-maurizio-tamellini-racconta-la-sua-storia/
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